Critica al prof. Massimo Viglione

Salve prof. Massimo Viglione

Con piacere le scrivo, per dirle che è da molti anni oramai che la seguo con molto interesse, come del resto altri suoi illustri colleghi, con i quali, a tempo debito e a seconda delle necessità, ci troviamo tutt'oggi in aperta corrispondenza e conversazione.

Con la presente lettera, vorrei farle osservare, che per tutti questi anni ho cercato a più riprese di entrare in contatto con lei, quand'anche fosse solamente per un breve scambio di vedute, ed ho cercato più volte, già tanti anni or sono, quando ancora ero iscritto al social di Mark Zuckerberg, di invitarla a un colloquio, ma quando prendevo l'iniziativa di lasciare un commento a un suo post sotto il suo profilo, lei puntualmente mi scavalcava ignorandomi e lasciandomi nell'ombra, rispondendo ai commenti successivi al mio, riservandomi puntualmente un trattamento di sufficienza rispetto al mio commento e di conseguenza alla mia persona, in modo del tutto ignobile quanto sfacciato, lanciando in tal modo un messaggio subliminale agli altri suoi followers.

Prof. Viglione, deve sapere che sono un uomo, che per queste sue particolari caratteristiche virtuose, e cioè quella di guardare in faccia la gente e degnare chiunque mostri segni di sincerità e quindi vi sia la predisposizione al confronto evolutivo quand'anche le nostre posizioni siano antitetiche, proprio per questo sono stato molto spesso oggetto di pesantissime e dolorose persecuzioni mosse da persone profondamente infami e meschine, e allora ho il dovere di dirle, che per quanto mi riguarda, e dunque dopo aver sviluppato una certa sensibilità in tal senso, per me ravvedere fraternamente chiunque ha in qualche misura un tale atteggiamento è questione di senso di missione.

Io, che sono una persona di spirito nobile, non mi sognerei mai di riservare un trattamento del genere a chicchessia, per il fatto che Cristianamente parlando, in primo luogo, io credo che sia un dovere nei confronti di tutti, quello di mettere chiunque quand'anche fosse "il peggior nemico", o anche la persona che "per qualsiasi ragione si ritenga necessario prenderne le distanze", in condizioni di venire a conoscenza del motivo, sia per dare agli altri la possibilità di confrontarsi e all'occorrenza individuare e lavorare su certi errori e limiti della loro stessa persona, e dall'altra, per quanto riguarda la nostra evoluzione spirituale, per essere conformi all'etica più nobile che si possa pensare, e a maggior ragione al Vangelo, che non prevede atteggiamenti di strafottenza nei confronti degli altri ma al contrario la piena attenzione, quand'anche si trattasse di prendere le distanze.

Ebbene, ho continuato a seguirla lo stesso sebbene la mia esperienza negativa nei suoi confronti, sia per il mio interesse personale dal punto di vista storico e storia della Chiesa, e sia per vedere fino a che punto si spinge una persona che si arroga il diritto di rappresentare il Cristianesimo "Tradizionale", per non dire Cattolico Apostolico, prima di venire a conoscenza del suo stesso spirito anti-cristico, che mina alle fondamenta tutta l'impalcatura che intende costruire.

Per anni, mi sono chiesto la natura di questo suo atteggiamento nei miei confronti, ma non ne faccio una questione personale ci tengo a precisare, ma come in ogni altra mia considerazione, su questioni morali, etiche e religiose, il mio pensiero è rivolto al sociale, e dunque a qualche altra persona dal cuore genuino che persone come lei possono offendere ingiustamente.

Allora:

Le ho scritto ovunque, decine e decine di e-mail;

ho pubblicato richieste di contatto nei vari gruppi social di sua pertinenza, ma non ho avuto alcun sostegno in tal senso soprattutto da quei Cristiani alla stregua, sua che non mi capacito come non riescano a considerare il nesso metafisico tra l'essere e gli accadimenti...

A tal proposito, come ho già spiegato in diverse occasioni, nei miei articoli e nei miei audio video, io ritengo fino a prova contraria, al di là della professione e dell'appartenenza religiosa, tutto che ciò che di negativo si manifesta a livello sociale, è causato essenzialmente da tali atteggiamenti affatto nobili, e di fatto anti-spirituali.

Mi sono guardato più volte, sebbene la mia fede e la mia pratica costante, che in qualche modo mi ha fatto riconoscere nella stessa linea di pensiero da lei (arrogantemente) sostenuta, e mi sono guardato più volte cercando di capire che cosa in me avesse suscitato determinate reazioni seppur ignobili nei confronti della mia stessa persona, antipatie personali? prese di distanza a causa di eventuali mie espressioni dal sapore eretico?

Sinceramente mi sarebbe piaciuto venire a conoscenza del suo pensiero a riguardo, e invece non ho gradito il suo modo di comportarsi, ripeto, né per quanto riguarda la mia persona e tanto meno per quanto riguarda altri.

Persino gli inquirenti della Sancta Inquisitio mettevano al corrente gli imputati delle loro eresie.

Un Cristiano "di quelli come Dio comanda", non dovrebbe accettare, né di se stesso, e né degli altri, un atteggiamento del genere.

Per questo lo condanno apertamente, perché essere Cristiani non dovrebbe coincidere con l'essere subdoli!

Mi permetta di farle notare la sua incoerenza, tra tutto ciò che di nobile sostiene a ogni piè sospinto e il suo atteggiamento nei confronti dell'altro. Di conseguenza, anche la sua arroganza, poiché ciò che intende rappresentare, non viene rappresentato dal suo essere in rapporto con gli altri.

Dunque, se la massima espressione dell'essere Cristiani coincide con l'essere genuini, dire che lei, per quanto mi riguarda direttamente, e di conseguenza sono costretto a pensare che lo è per estensione anche con altri.

Lei è agli antipodi dell'essere veramente Cristiano, nonostante quello che pretende di rappresentare.

Con questa lettera pongo fine alle mie continue richieste di contatto e di approfondimento.

(Con spirito di carità)

Fabio Lapini